Domani si festeggia la Madonna del Carmine ad Agropoli: fede, storia e celebrazioni

Scritto il 15/07/2025
da Angela Bonora

Ecco il programma dei festeggiamenti e leggende legate al culto della Vergine

La comunità di Agropoli è pronta a celebrare la Madonna del Carmine. La Santa Messa Solenne sarà celebrata alle ore 18:30 e a seguire avrà luogo la processione attraverso Via Madonna del Carmine, Via Taverne, Via Lombardia, Via A. De Gasperi, Via D. Alighieri, con ritorno in Via Madonna del Carmine. Al termine della processione, è previsto uno spettacolo di fuochi pirotecnici.

Il programma dei festeggiamenti

Di seguito il programma dei festeggiamenti: Il 16 luglio, le celebrazioni eucaristiche si terranno ai seguenti orari: 06:00, 07:00, 08:00, 09:00, 10:00, 11:00. Alle ore 12:00 si svolgerà la Supplica alla Madonna e alle ore 18:30 verrà celebrata la Santa Messa, seguita dalla processione.

Alle ore 21:30, presso il Distributore di benzina, si terrà lo spettacolo musicale con la cover band Battisti e Dalla “Da Lucio a Lucio”.

Alle ore 24:00 si terrà lo spettacolo di fuochi pirotecnici.

La storia

La piccola chiesa dedicata alla Beata Vergine del Carmine si trova nella frazione omonima nella parte meridionale di Agropoli. Secondo la tradizione, il culto risale al 1700, quando i Baroni de Conciliis di Torchiara, proprietari di un vasto latifondo in località Piani, avevano edificato una cappella nel giardino della loro residenza di campagna. In essa, in una nicchia, fu collocata una statua della Vergine del Monte Carmelo. Con il tempo, la cappella si rivelò insufficiente a contenere il numero crescente di fedeli, coloni e contadini che, per la distanza dalle proprie abitazioni, vi si recavano per assistere alle celebrazioni religiose.

La decisione di trasferire la statua da Agropoli a Torchiara, dove si sarebbe costruita una chiesa più ampia, generò un forte malcontento fra la popolazione, che si oppose fermamente. Durante la processione del trasferimento, giunti nel luogo dove oggi sorge la chiesa, la statua della Vergine divenne talmente pesante da impedire ogni ulteriore spostamento. I numerosi tentativi di riprendere il cammino risultarono vani e l’evento fu interpretato come segno della volontà della Madonna di rimanere ad Agropoli, diventando così la protettrice delle campagne e dei raccolti.

Come molte chiese cilentane, l’edificio presenta l’ingresso orientato verso est, a testimonianza del legame con il mondo orientale, nato con l’arrivo dei Monaci Basiliani fuggiti da Bisanzio nel 726 d.C. a seguito delle persecuzioni iconoclaste. La statua, dalla figura rotonda tipica dell’iconografia occidentale, raffigura il Bambin Gesù posato generalmente sulla mano destra, ma conserva tratti bizantini, dove il Bambino è sorretto dalla mano sinistra, simbolo del cuore. Dalla mano destra della Madonna pende un abitino: un piccolo pezzo di stoffa cui vengono attribuiti poteri miracolosi. Questi abitini, benedetti davanti alla statua, venivano portati al collo dai fedeli per lungo tempo, secondo il voto espresso.