Non solo dibattiti accesi e confronti sui massimi sistemi politici. Ad Atreju, la tradizionale kermesse di Fratelli d’Italia in corso a Roma, c’è spazio anche per il colore e per qualche momento di distensione che supera gli steccati di partito. Protagonista di un curioso fuori programma è stato Carlo Calenda.
Il leader di Azione, presente alla manifestazione in qualità di ospite per partecipare ai panel di discussione, è stato intercettato a margine dell’evento da un gruppo di giovani militanti del partito di Giorgia Meloni. L’atmosfera cordiale ha subito lasciato spazio all’ironia, trasformando l’incontro in un simpatico siparietto di “calciomercato” politico.
La proposta e la controfferta
A rompere il ghiaccio con audacia è stato Luigi Guerra, giovane sindaco di Lustra. Guerra, facendosi portavoce del gruppo, ha lanciato una provocazione diretta al parlamentare che ben si era distinti nel suo intervento alla platea: un invito esplicito a “passare con noi” tra le fila di Fratelli d’Italia.
La reazione di Calenda non si è fatta attendere. Accogliendo la battuta con un sorriso, il leader di Azione ha declinato l’offerta rilanciando prontamente con una controproposta agli interlocutori: “Venite voi con me”. Un botta e risposta che ha suscitato l’ilarità dei presenti, confermando il clima disteso che spesso si crea dietro le quinte della politica, al di là delle divergenze ideologiche.
Una promessa per il sud
Se il tentativo – ironico – di reclutamento politico da parte del sindaco Guerra non è andato a buon fine, il primo cittadino cilentano non è però tornato a casa a mani vuote.
Durante lo scambio, infatti, il sindaco è riuscito a strappare a Calenda un impegno concreto, seppur non politico: una visita ufficiale a Lustra. “Calenda ha promesso che in estate verrà a Lustra”, ha confermato Guerra con soddisfazione.
Quello che era iniziato come uno scherzo si è dunque concluso con un assist per il territorio: il piccolo comune cilentano aspetta ora il leader di Azione per la bella stagione, suggellando un incontro nato per gioco ma finito con una stretta di mano e una promessa.