Era attesa per ieri mattina, al Tribunale di Lagonegro, l’ultima udienza del primo grado del processo Shamar, nato dall’inchiesta sugli sversamenti di idrocarburi nel Vallo di Diano. Ma la necessità di ricomporre il collegio giudicante ha imposto un nuovo rinvio, il secondo dopo quello di ottobre. La prossima udienza, che dovrebbe finalmente condurre alla sentenza, è stata fissata per febbraio 2026.
Otto persone alla sbarra
Il Tribunale dovrà pronunciarsi anche alla luce della requisitoria del pubblico ministero Montemurro, che ha chiesto pene severe per gli imputati. Al centro del processo ci sono gli sversamenti di sostanze tossiche nei terreni dell’area compresa tra Sant’Arsenio e Atena Lucana. Otto le persone alla sbarra, accusate principalmente di inquinamento ambientale, dopo il venir meno dell’ipotesi di associazione di stampo mafioso.
L’indagine, condotta dai carabinieri della Compagnia di Sala Consilina, ha preso avvio da un’intercettazione telefonica che ha aperto la strada agli accertamenti poi sfociati nell’inchiesta giudiziaria.