È stato indeciso fino all’ultimo giorno. Alla fine la tentazione della corsa, della seconda gara del circuito “Roadsign Continental Challenge” organizzato da Canal Aventure è stata così forte da convincerlo. L’ultra maratoneta 48enne Giuseppe De Rosa prenderà parte alla Ultra Africa Race, per difendere il titolo che detiene ormai dal 2022 e vincerlo per la quarta volta. De Rosa è infatti l’unico atleta al mondo ad aver completato e vinto questo impegnativo circuito per ben tre volte, nel 2022, 2023 e 2024. Vincerlo per la quarta volta sarebbe impresa epocale.
La gara
Ma il titolo quest’anno è ancora in dubbio, diversi sono gli ultramaratoneti che possono contenderselo. Il vincitore si conoscerà solo venerdì 21 Novembre, al termine della seconda gara annuale del circuito.
La Ultra Africa Race si svolgerà da Domenica 16 a Giovedì 20 Novembre 2025, 5 tappe per 200 chilometri complessivi in un percorso che attraversa il Senegal nella regione del Sine Saloum e con punte di altitudine fino a 3600 metri. Ogni ultramaratoneta dovrà essere autosufficiente durante i 5 giorni.
Ricordiamo che il Roadsign Continental Challenge prevede una serie di ultramaratone in autosufficienza all’anno che si svolgono in cinque continenti diversi. Quest’anno sono state scelte due grandi tappe, l’Australia e l’Africa. Le competizioni del Continental Challenge sono particolarmente ardue, richiedendo agli atleti di essere completamente autonomi con una bussola e uno zaino contenente un kit di sopravvivenza. Corrono per giorni, dall’alba al tramonto, riposando la notte in sacchi a pelo in tende allestite lungo il percorso.
La stagione di Giuseppe De Rosa
De Rosa dopo la prima gara del circuito la THE TRACK Australia di maggio aveva riportato diversi infortuni, in particolare 5 microfratture al piede sinistro e una rottura da stress fisico al piede destro, infortuni che non gli hanno permesso di gareggiare in altre competizioni fuori dal Continental Challenge come aveva previsto a inizio anni.
Nel corso dell’anno prima della gara australiana ha gareggiato sia nella ultramaratona di 286 chilometri della Milano-Sanremo che in quella portoghese della Terra dei Gigantes di 303 km non stop. Gli acciacchi e gli infortuni lo hanno bloccato negli ultimi mesi, da qui l’indecisione di partecipare alla Ultra Africa fino all’ultimo giorno.
Il commento
“Queste ultra gare non sono passeggiate, sono estreme e arrivare a completarle, magari vincendole anche comporta tanti sacrifici non solo per stress o da un punto di vista economico, ma soprattutto per la salute fisica, per il nostro corpo. C’è bisogno di una grossa forza di volontà e di una passione, in gradi di dare un senso alla propria vita. Secondo me, se ci sono questi due elementi tutti possono riuscire. Ma bisogna essere disposti anche ad accettare le conseguenze fisiche che possono arrivare”, ci spiega De Rosa.