Carenza di medici di base nel salernitano: il Vallo di Diano al centro dell’allarme sanitario

Scritto il 20/11/2025
da Federica Pistone

La carenza di medici di medicina generale continua a pesare in modo sempre più evidente sulla provincia di Salerno, dove 159 postazioni restano ancora vacanti, soprattutto nelle aree interne e nei territori più difficili da raggiungere.

Le criticità

Una situazione che, nel Vallo di Diano come in molte altre zone periferiche, mette a rischio la continuità dell’assistenza per circa 200mila cittadini rimasti senza medico di famiglia.

La Regione Campania ha pubblicato sul Bollettino ufficiale la nuova graduatoria dalla quale attingere per le imminenti assegnazioni. Una misura necessaria, ma non sufficiente a garantire un riequilibrio strutturale.

Nel Vallo di Diano situazione critica

Nel caso specifico del Vallo di Diano la situazione resta critica. Nel territorio che comprende Atena Lucana, Teggiano, Salvitelle, Petina, Pertosa, Sassano e Montesano sono sette i medici di base ancora da assegnare.

Un vuoto che si traduce in difficoltà quotidiane per le famiglie, costrette spesso a spostarsi anche di decine di chilometri per trovare un professionista disponibile. La desertificazione sanitaria non riguarda però solo quest’area.

Criticità anche in Cilento e negli Alburni

Negli Alburni mancano sette medici, mentre sei sono le postazioni ancora scoperte nel Cilento interno e nel Golfo di Policastro. A Buccino i “buchi” da colmare sono cinque, mentre nella zona di Postiglione, Serre e Sicignano degli Alburni ne restano vacanti due.

Il problema non risparmia neppure territori più popolati o turistici: nella Costiera Amalfitana mancano nove medici di base, mentre la sola Eboli registra otto postazioni ancora senza titolare.

Un segnale ulteriore di quanto la crisi sia diffusa e trasversale, non confinata ai soli piccoli centri. Le ricadute sono già evidenti.

Allarme sanitario

Ambulatori saturi, difficoltà nel garantire la continuità assistenziale, sovraccarico per i medici in servizio e crescente malcontento tra i cittadini che faticano a individuare un punto di riferimento.