A Gioi la celebrazione in onore della “Virgo Fidelis” con il Reparto Territoriale Carabinieri di Vallo della Lucania

Scritto il 21/11/2025
da Antonio Pagano

Questa mattina nella chiesa di Sant’Eustachio di Gioi è stata celebrata una Santa Messa in onore della “Virgo Fidelis” patrona dell’Arma dei carabinieri, alla presenza del Tenente Colonnello Valerio Palmieri, del Reparto Territorio Carabinieri di Vallo della Lucania e degli altri corpi militari.

La cerimonia

Una cerimonia voluta con forza proprio a Gioi dal Comandante Palmieri e dal Vescovo per dare un segno di vicinanza dell’arma al territorio.

La celebrazione è stata presieduta dal Vescovo della Diocesi di Vallo della Lucania, Mons. Vincenzo Calvosa, e ha visto la partecipazione di numerose autorità civili del territorio, delle scuole locali e della cittadinanza.

Le dichiarazioni del vescovo Calvosa

“Il Signore si fa vicino attraverso la vostra presenza – ha detto Mons. Calvosa ai carabinieri – La vostra fedeltà è un dono che avete ricevuto per un bene e che è il servizio al prossimo. Il vostro servizio più grande è quello invisibile, la presenza nelle nostre comunità, un ascolto agli anziani. Vi affidiamo alla Maddonna affinché possa donarvi umiltà fedeltà, e la consolazione”

“Siamo al servizio di tutti nessuno deve sentirsi solo” ha sottolineato invece il Tenente Colonnello Valerio Palmieri.

Il titolo Mariano

La scelta della Madonna “Virgo Fidelis”, come celeste Patrona dell’Arma, è ispirata alla fedeltà che, propria di ogni soldato che serve la Patria, è caratteristica dei Carabinieri, che ha inoltre come suo motto: “Nei secoli fedele”.

La festività della “Virgo Fidelis”, Patrona dell’arma dei carabinieri, è stata fissata nel 1949 da Papa Pio XII per il 21 novembre, giorno in cui cade la Presentazione della Beata Vergine Maria e la ricorrenza della battaglia di Culqualber in Etiopia.

In quella battaglia il 1º Gruppo Mobilitato dei Carabinieri e il CCXL Battaglione Camicie Nere si immolarono quasi al completo con tale valore che ai pochi sopravvissuti gli avversari tributarono l’onore delle armi.