Una finestra sul mondo si apre ad Ottati, piccolo borgo del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni dove cultura, natura e tradizioni si intrecciano in un racconto autentico.
Questa settimana il nostro viaggio ci porta tra le bellezze naturalistiche del Monte Panormo, i boschi incontaminati e le storie di una comunità che custodisce con orgoglio la propria identità. Ogni angolo di Ottati parla di radici, di comunità e di bellezza senza tempo.
Abbiamo incontrato persone straordinarie e ascoltato storie che meritano di essere tramandate. In compagnia del sindaco Elio Guadagno, del presidente del Consiglio Comunale Antonio Colangelo, di Antonio Guadagno, gestore del suggestivo Rifugio Panormo, e di un cuoco che ci ha raccontato i sapori autentici della terra, abbiamo scoperto un territorio che sa ancora sorprendere.
Il viaggio ci ha portato anche da Donato Acito, custode di un’arte antica: la produzione del caciocavallo podolico, eccellenza che profuma di storia e pascoli liberi.
Tra il borgo, il bosco e l’affascinante convento domenicano, Ottati rivela un passato ricco e un presente capace di rinnovarsi. È terra longeva e terra di murales: ogni volto, ogni colore e ogni storia sono tasselli preziosi di un mosaico identitario che rende questo borgo unico nel Cilento.