Si è svolta ieri sera, in un salone gremito di residenti, la prima assemblea pubblica promossa dal neonato comitato civico di Giovi, per discutere dell’installazione di nuove e preesistenti antenne di telefonia mobile – incluse quelle per la tecnologia 5G – nelle aree collinari della zona.
La giornata
L’incontro ha portato all’attenzione delle istituzioni l’allarme sociale e la crescente preoccupazione dei residenti. Durante la serata è stata infatti presentata una Petizione Popolare Urgente, già formalmente indirizzata al Sindaco di Salerno, agli assessorati competenti, all’ARPAC e all’ASL, con la richiesta di adottare misure immediate.
La petizione
La petizione denuncia una presunta mancanza di trasparenza nelle procedure autorizzative, in particolare in relazione al recente impianto installato in località Bottino, e chiede la sospensione cautelativa delle attività dei tre impianti presenti sul territorio, oltre all’avvio dell’iter per la loro revoca e rimozione dalle aree residenziali e sensibili. Il dottor Luigi Cracas ha illustrato un quadro sanitario percepito dai presenti come allarmante, riferendo un numero anomalo di casi di leucemia in una zona circoscritta dell’area collinare.
Gli interventi
Presente all’incontro anche l’assessore alle Politiche Ambientali del Comune di Salerno, Massimiliano Natella, che ha spiegato l’iter seguito dall’amministrazione comunale. Dal punto di vista legale, l’avvocato Vincenzo Benvenuto ha evidenziato le criticità del quadro normativo attuale.
I residenti hanno parlato di un vero e proprio “triangolo di radiazioni”, temendo che gli impianti già installati rappresentino solo l’inizio di un processo più ampio. All’incontro ha preso parte anche il parroco di Giovi, don Emmanuel Castaldi, che ha concesso la sala dell’oratorio, garantendo massimo sostegno alla comunità di Giovi.