Si alzano i toni dello scontro politico-sportivo a Eboli. La Società Ebolitana Calcio ha diramato un durissimo comunicato stampa in risposta alle recenti dichiarazioni del sindaco Conte, accendendo i riflettori su una situazione che la dirigenza definisce insostenibile.
Al centro della polemica, la gestione degli impianti sportivi e un dialogo con l’amministrazione che il club descrive come inesistente.
La replica alle dichiarazioni del sindaco
La società biancazzurra non usa mezzi termini e definisce le parole del primo cittadino come “versioni non corrispondenti ai fatti”. Secondo la dirigenza, la realtà oggettiva, visibile a tifosi e cittadinanza, racconta una storia diversa fatta di “tre anni di incontri inconcludenti”.
L’accusa principale mossa all’ente comunale riguarda l’assenza di risposte istituzionali: si parla di PEC ignorate e di un muro di silenzio, mentre le spese di gestione sarebbero ricadute interamente sulle casse del club.
Una situazione aggravata, secondo l’Ebolitana, dalla scelta dell’amministrazione di destinare risorse pubbliche altrove, lasciando la prima squadra cittadina ai margini della pianificazione comunale.
Emergenza infrastrutture al Dirceu
Il punto più critico della nota riguarda le condizioni dello stadio Dirceu. La società denuncia l’impraticabilità sia del campo A che del campo B, sottolineando un paradosso burocratico: l’amministrazione non avrebbe concesso il via libera ai lavori di ripristino del rettangolo di gioco nemmeno a fronte della disponibilità del club di farsi carico delle spese.
Le conseguenze di questa situazione si riflettono direttamente sulla salute degli atleti e sulla logistica. Il terreno di gioco inadeguato avrebbe già causato quattro gravi infortuni ai calciatori. Inoltre, si segnala l’assenza di illuminazione nell’impianto da circa tre anni, lasciando lo stadio al buio, una condizione che la società paragona allo stato di abbandono vissuto da parte della città.
Un centenario amaro
La frattura tra club e Comune pesa ancor di più in una stagione simbolica: l’anno del centenario. Nonostante gli investimenti messi in campo dalla società e dagli sponsor per onorare la ricorrenza, la squadra è costretta ad allenarsi fuori comune a causa delle carenze strutturali locali.
Il comunicato si chiude con una richiesta perentoria: “Rispetto”. Un appello rivolto a tutela della storia dell’Ebolitana, dei tifosi e di chi lavora quotidianamente per garantire la sopravvivenza del calcio in città, respingendo al mittente ogni tentativo di addebito di responsabilità.