Arrivano novità per il Centro di Accoglienza Straordinaria (CAS) situato in via Fontana Saracena, in località Moio Alto ad Agropoli. Nella giornata di oggi, il funzionario Agostino Sica, ha firmato un’ordinanza di cessazione dell’attività. Il provvedimento è stato trasmesso ai gestori della struttura e alla Prefettura per le consequenzialità necessarie.
L’apertura del centro di accoglienza aveva destato non poche polemiche da parte dei residenti, preoccupato per le possibili conseguenze. I gestori, però, avevano negato ogni possibile criticità legata agli stranieri ospitati, già da tempo in Italia e molto di essi già impegnati sul territorio provinciale in attività lavorative.
Nelle scorse settimane era stato eseguito un sopraggiunto tra autorità comunali, polizia municipale e Prefettura per verificare il rispetto delle prescrizioni precedentemente impartite, ma l’attenzione si era ben presto spostata su ben più spinosi problemi di natura edilizia e urbanistica e in l’articolare sulla regolarità edilizia e urbanistica dell’immobile.
Per l’edificio, acquisito in proprietà tramite una procedura esecutiva del Tribunale di Vallo della Lucania, emersero i sospetti di una carenza di adeguati titoli edilizi in relazione alla sua attuale consistenza plano-volumetrica. Ora il provvedimento di cessazione dell’attività.
Il commento del sindaco
“L’immobile, secondo quanto emerso, risulta privo di stato legittimo definito (condono ex L. 47/1985 pendente), privo dei prescritti titoli paesaggistici, ambientali e strutturali. Inoltre risulta realizzato anche un manufatto privo delle prescritte autorizzazioni. Oltre a provvedere al ripristino dello stato dei luoghi, la Srl dovrà provvedere all’interruzione dell’attività in essere”, fa sapere il sindaco Roberto Mutalipassi.