Una vita per la divisa: il Brigadiere Capo Giuseppe Borneo lascia l’Arma dopo 40 anni di onorato servizio

Scritto il 06/12/2025
da Maria Emilia Cobucci

Dal contrasto alla mafia a Catania alle indagini scientifiche nel Golfo di Policastro: la carriera esemplare del Brigadiere Borneo, simbolo di legalità e dedizione

Ci sono carriere che raccontano la storia di un Paese e uomini che, indossando una divisa, diventano punti di riferimento silenziosi ma imprescindibili per le comunità che servono. È il caso del Brigadiere Capo con Qualifica Speciale Giuseppe Borneo, che dopo quarant’anni di dedizione assoluta agli alamari, lascia l’Arma dei Carabinieri per il meritato congedo.

Al compimento del sessantesimo anno di età, Borneo ha compiuto l’ultimo, simbolico atto formale: la riconsegna dell’equipaggiamento. Un gesto che chiude un cerchio iniziato nel lontano 1986, ma che non cancella l’impronta lasciata in quattro decenni di servizio operativo. Prima di congedarsi, il Brigadiere ha ricevuto il saluto e il tributo dei vertici dell’Arma, incontrando il Colonnello Filippo Melchiorre e, nella giornata di ieri, il Comandante della Legione Carabinieri della Campania, Francesco Gargaro.

Dalla prima linea antimafia all’investigazione scientifica

Il percorso del Brigadiere Borneo inizia con il corso allievi a Iglesias, in Sardegna. La sua prima destinazione operativa lo porta nel cuore della Sicilia, a Randazzo (Catania), dove rimane per un biennio prima di approdare al Nucleo Operativo dell’ex comando gruppo di Catania. Sono gli anni caldi della lotta alla criminalità organizzata: tra il 1988 e il 1993, Borneo partecipa a delicate maxi operazioni antimafia, distinguendosi per coraggio e professionalità nella cattura di due latitanti di spicco della mafia catanese. Un impegno in prima linea che gli vale numerosi encomi ed elogi da parte dei superiori.

Dal 1994, la sua carriera prosegue nel Salernitano, presso la Compagnia di Sapri. Qui, Borneo mette a frutto la sua esperienza nel Nucleo Operativo e Radiomobile, specializzandosi come addetto ai sopralluoghi e al repertamento. Diventa un esperto nel fotosegnalamento e nel prelievo di DNA, trasformandosi in un punto di riferimento tecnico indispensabile per la Sezione Investigativa Scientifica di Salerno e per i RIS di Roma. Tra le operazioni più rilevanti condotte nel Golfo di Policastro, si ricorda il decisivo contributo all’arresto di due cittadini inglesi, responsabili di un grave caso di sequestro di persona e omicidio.

L’impegno umanitario e sociale

Indossare la divisa del Carabiniere significa anche portare pace e sicurezza oltre i confini nazionali. Borneo ha onorato questo impegno partecipando alla missione di pace in Kosovo con il contingente MSU-KFOR. Un’esperienza umana forte, che ha poi voluto trasmettere alle nuove generazioni: al rientro, insieme al docente Francesco Augurio, si è fatto promotore di convegni sulla legalità e sulla pace, incontrando gli studenti delle scuole superiori per sensibilizzarli sui pericoli dell’abuso di alcol e stupefacenti.

La sua sensibilità verso il prossimo non si è limitata al servizio attivo. Nel corso degli anni, ha organizzato molteplici iniziative benefiche a favore di associazioni ONLUS del territorio. Un impegno civico che nel 2012 ha trovato il massimo riconoscimento istituzionale, quando il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano lo ha insignito del titolo di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana.

Il saluto di una comunità

Oggi il Golfo di Policastro non saluta solo un militare esperto, ma un uomo che ha saputo incarnare i valori più alti della Benemerita: rigore professionale e profonda umanità. Giuseppe Borneo lascia il servizio attivo circondato dalla stima dei colleghi e dall’affetto di una cittadinanza per la quale è stato, per decenni, un solido baluardo di sicurezza e legalità.