“Nessuna decisione è stata assunta, nulla è stato comunicato né in via ufficiale, né in via ufficiosa”. Con queste parole perentorie il Sindaco di Eboli, Mario Conte, ha voluto sgombrare il campo dalle polemiche nate nelle ultime ore riguardo un ipotetico trasferimento dei bambini della scuola dell’infanzia “Casarsa” presso il nuovo plesso “Longobardi”.
La smentita arriva a seguito di notizie diffuse nel pomeriggio che avevano generato allarme tra le famiglie degli alunni, notizie che il Primo Cittadino non esita a definire “sconsiderate”.
La ricostruzione dei fatti: “Solo un incontro esplorativo”
Al centro della questione vi è l’assegnazione degli spazi della nuova e moderna scuola Longobardi, destinata alla scuola dell’infanzia. Il Sindaco ha chiarito che, nella mattinata odierna, si è tenuto un vertice con le dirigenze scolastiche degli Istituti Comprensivi e del I Circolo Didattico.
L’obiettivo dell’incontro non era decretare trasferimenti immediati, bensì fare il punto della situazione:
• Verificare le esigenze delle varie strutture scolastiche.
• Individuare le criticità logistiche e strutturali esistenti.
• Indirizzare nel nuovo plesso chi si trova effettivamente in maggiore difficoltà.
“Abbiamo recepito esigenze e criticità, sulle quali, insieme con i consiglieri comunali, assumerò le necessarie decisioni per dare una sistemazione ottimale ai bambini maggiormente in difficoltà” ha spiegato Conte nella nota ufficiale.
L’attacco politico alla consigliera Rosamilia
La nota stampa assume toni aspri nei confronti della consigliera provinciale e comunale Filomena Rosamilia, indicata dal Sindaco come la fonte delle “informazioni distorte”. Conte parla apertamente di “ennesima bufala” creata per suscitare preoccupazione.
Il Sindaco contrattacca spostando l’attenzione sulle competenze della Provincia, ente in cui la Rosamilia ricopre un ruolo amministrativo:
“Mi meraviglio delle tante telefonate ricevute dalla consigliera Rosamilia per una questione falsa. Farebbe invece minore meraviglia se le telefonate le arrivassero da studenti e genitori inviperiti, costretti a frequentare istituti scolastici superiori che destano preoccupazione in tutto il nostro territorio”.
Secondo il Primo Cittadino, mentre si solleva un polverone infondato sulle scuole dell’infanzia (di competenza comunale), vi sarebbe un “mutismo assoluto” riguardo al degrado strutturale delle scuole superiori ebolitane, di diretta competenza provinciale.