Omicidio stradale a Policastro: condannato a 2 anni il carabiniere. La rabbia della famiglia di Lorenzo Pio Coronato

Scritto il 17/12/2025
da Maria Emilia Cobucci

Si chiude il primo grado al Tribunale di Lagonegro. Il PM aveva chiesto 5 anni e 6 mesi

Si è consumato questa mattina presso il Tribunale di Lagonegro l’ultimo atto del processo di primo grado per la tragica morte di Lorenzo Pio Coronato, il 18enne di Ispani che perse la vita nell’estate del 2022. A distanza di tre anni dall’inizio del procedimento giudiziario, il giudice ha emesso la sentenza nei confronti di Giuseppe Serratore, il carabiniere imputato per omicidio stradale che si trovava alla guida della vettura al momento dell’impatto.

La decisione del tribunale ha fissato la condanna a 2 anni di reclusione, con pena sospesa per il militare. Un verdetto che ha lasciato l’amaro in bocca ai familiari della vittima, presenti in aula al momento della lettura, poiché ridimensiona notevolmente la richiesta formulata dal Pubblico Ministero, il quale aveva proposto una condanna a 5 anni e 6 mesi di reclusione.

La dinamica e il nodo dell’inversione

L’incidente che ha portato al decesso del giovane avvenne nella notte tra il 4 e il 5 luglio 2022 a Policastro Bussentino. Lorenzo Pio Coronato morì successivamente, il 14 agosto, a causa delle gravi ferite riportate.

Al centro del dibattimento processuale c’è stata la ricostruzione della dinamica del sinistro. Per la difesa della famiglia Coronato, l’elemento determinante sarebbe stata una presunta inversione di marcia effettuata dall’imputato, manovra che avrebbe causato l’impatto fatale. Una tesi che si è scontrata con la linea difensiva dei legali del carabiniere, portando infine alla decisione odierna del giudice che ha optato per una pena più lieve rispetto alle attese dell’accusa.

La delusione della famiglia

Immediata e carica di dolore la reazione della famiglia del giovane. “Siamo delusi e amareggiati da questa sentenza”, ha dichiarato Maria Teresa Mega, madre di Lorenzo Pio Coronato, subito dopo l’uscita dall’aula. “Speravamo in una sentenza esemplare, ma così non è stato”. Parole che testimoniano il senso di ingiustizia percepito dai parenti di fronte a una pena che ritengono non commisurata alla perdita subita.

I prossimi passi

La vicenda giudiziaria potrebbe non essersi conclusa oggi. Sarà ora necessario attendere 90 giorni per il deposito delle motivazioni della sentenza. Solo dopo aver analizzato le ragioni giuridiche alla base della decisione del giudice, i legali della famiglia Coronato e le parti coinvolte potranno stabilire come procedere ed, eventualmente, preparare il ricorso in appello.