Eredita: commosso addio a Cosimo Palmigiano. Comunità unita nel suo ricordo

Scritto il 28/08/2025
da Ernesto Rocco

Centinaia di persone hanno voluto porgere un ultimo saluto all’operaio morto dopo un incidente sul lavoro

Una folla commossa ha salutato per l’ultima volta Cosimo Palmigiano, l’operaio originario di Eredita di Ogliastro Cilento deceduto dopo un tragico incidente in fabbrica avvenuto lo scorso 8 agosto. Dopo aver lottato per dieci giorni tra la vita e la morte all’ospedale Cardarelli di Napoli, dove era ricoverato a causa di ustioni che sul 60% del corpo, il suo cuore ha ceduto. A dargli l’ultimo omaggio, nella chiesa di San Giovanni Battista, nella frazione Eredita, c’erano la sua compagna Rita, la figlioletta Elvira, familiari, amici, colleghi di lavoro e semplici conoscenti. La chiesa era gremita in ogni ordine di posto.

Lutto cittadini in paese

In segno di rispetto e partecipazione, il sindaco Michele Apolito aveva proclamato il lutto cittadino, osservato rigorosamente da tutta la comunità.

Alle 17 in punto, il feretro ha raggiunto la piazza, trasportato a spalla dai colleghi di Cosimo, che indossavano una maglietta con la sua foto e un verso tratto da una canzone di Lucio Battisti: “nel cielo della vita volerò”.

Le Parole del parroco

La messa funebre è stata officiata dal parroco Don Damiano, che durante l’omelia ha parlato direttamente al defunto con parole toccanti: “Caro Cosimo – ha esordito – ben tornato a casa. È quasi un mese che ti aspettiamo. Ti abbiamo aspettato in ogni modo. Ora sei finalmente qui. Vorrei dirti che il tuo dolore e quello dei tuoi cari ci ha raggiunto tutti. Regna nel nostro comune un silenzio più forte di tutti i rumori che abbiamo potuto fare”. Il sacerdote ha letto anche una poesia che una poetessa cubana ha voluto dedicare a Cosimo, seguita da altri versi, trovati davanti al cancello della casa canonica, firmati semplicemente “Eredita”, che ricordavano i momenti della sua gioventù spensierata.

L’ultimo viaggio verso il cimitero

Al termine della cerimonia, una pioggia di applausi ha rotto il silenzio della chiesa. Particolarmente commovente è stato il momento in cui il feretro ha raggiunto la sua abitazione, a pochi passi dalla chiesa, e gli amici hanno intonato “Io Vagabondo” dei Nomadi. L’ultimo viaggio di Cosimo verso il cimitero è stato accompagnato dal volo di palloncini bianchi e azzurri, simboli di un saluto finale e di una memoria che resterà impressa nei cuori di chi lo ha conosciuto.