Cinghiali: emergenza a Roccadaspide, il comune chiede interventi urgenti e l’uso dell’esercito

Scritto il 18/11/2025
da Ernesto Rocco

Roccadaspide vota una delibera per il contenimento della fauna selvatica. Chiesto calendario venatorio in deroga, interventi in aree urbane e ausilio delle forze armate.

Anche Consiglio Comunale di Roccadaspide ha approvato all’unanimità una delibera per affrontare la “proliferazione incontrollata degli ungulati selvatici”, in particolare i cinghiali, che sta creando gravi problemi nel territorio del Cilento e nelle aree limitrofe.

La crescente preoccupazione per i danni e la sicurezza

L’atto, proposto dal Sindaco Gabriele Iuliano, evidenzia come l’aumento esponenziale della popolazione di cinghiali sia diventato una delle principali preoccupazioni per gli agricoltori, i cittadini e le amministrazioni comunali.

Tra i pericoli e i danni riscontrati, la delibera sottolinea danni alle coltivazioni, rischi per la sicurezza stradale, minacce alla salute degli allevamenti suinicoli per la diffusione della peste suina, penalizzazione dello sviluppo turistico nelle aree interne, presenza di ibridi sempre più prolifici.

Le richieste alla Regione e al Parco

Il Comune ha formulato dei voti ufficiali indirizzati alla Giunta Regionale della Campania e all’Ente Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni per l’approvazione e l’attuazione di misure urgenti.

Tra le proposte di intervento, valutando la fattibilità, figurano:

  • L’approvazione di un calendario venatorio in deroga che garantisca almeno 120 giorni di caccia al cinghiale, oltre alle battute di contenimento.
  • L’avvio di attività di contenimento e selezione, inclusa l’autorizzazione a operare “nelle zone vietate alla caccia, comprese le aree protette e le aree urbane, anche nei giorni di silenzio venatorio e nei periodi di divieto”. Tale possibilità è contemplata dalle recenti modifiche alla legge nazionale sulla protezione della fauna selvatica (L. 157/1992).
  • Il coinvolgimento nelle attività di contenimento di conduttori di fondi e cacciatori in possesso di licenza e specifica formazione.
  • La valutazione della possibilità di garantire un congruo rimborso spese ai soggetti coinvolti negli interventi urgenti.
  • La costituzione di una “sorta di polizia venatoria per interventi a chiamata dei Sindaci”.
  • Il coinvolgimento dell’Esercito qualora se ne ravvisi la necessità, in linea con il cosiddetto “decreto agricoltura” (Decreto Legge n. 63/2024 convertito in Legge n. 101/2024).

La delibera sottolinea che misure simili sono state già adottate da diverse regioni italiane, tra cui Liguria, Piemonte, Lombardia, Toscana e Calabria.

Il documento è stato approvato anche dagli altri Comuni del Parco per un successivo invio agli enti superiori.

Cosa succederà ora

La palla passa ora alla Regione Campania e all’Ente Parco, chiamati a valutare e ad attuare le misure urgenti richieste dall’amministrazione di Roccadaspide e degli altri centri cilentani per difendere la sicurezza dei cittadini e le produzioni agricole.