A due giorni dall’esito elettorale che ha visto la vittoria di Roberto Fico, il presidente uscente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, rompe il silenzio. Nella sua prima apparizione pubblica post-voto, il governatore ha voluto chiarire la sua posizione rispetto alla narrazione di una presunta “nuova stagione” politica, rivendicando con forza i risultati ottenuti dalla sua coalizione nel passato e rispondendo a distanza alle osservazioni del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi.
La paternità del campo largo e il confronto sui numeri
Il cuore dell’intervento di De Luca si focalizza sulla genesi dell’alleanza di centrosinistra. Secondo il presidente, l’attuale assetto non rappresenta una novità assoluta, bensì una riproposizione, con numeri inferiori, di quanto già sperimentato. “C’è molta confusione, gente con la memoria corta: il campo largo lo abbiamo fatto qui cinque anni fa”, ha dichiarato De Luca, sottolineando la portata del consenso ricevuto durante la sua elezione.
Il governatore ha messo a confronto i dati elettorali, evidenziando come la sua coalizione avesse raccolto un milione e 800mila voti, una cifra che, stando alle sue parole, supera di 500mila voti il risultato ottenuto in questa recente tornata. “Cinque anni fa sono stato votato dal 70% dei cittadini”, ha ricordato, definendo l’attuale scenario come “una conseguenza minore di quella scelta”.
L’evoluzione politica e il mancato accordo passato con il M5s
De Luca ha poi analizzato le ragioni storiche della composizione della sua maggioranza, spiegando l’assenza del Movimento 5 Stelle cinque anni fa. Tale mancanza, ha precisato, non dipese da una volontà di esclusione da parte sua, ma da una precisa strategia dei pentastellati. “I cinquestelle non hanno aderito alla coalizione per una loro scelta, non per una mia scelta, perché erano ancora nella fase ideologica e non c’era stata l’innovazione di Conte”, ha affermato il presidente.
Nonostante le diverse etichette, De Luca insiste sulla sostanza politica dell’operazione condotta in precedenza: “Anche se qui lo chiamiamo diversamente, lo chiamiamo alleanza politica, alleanza progressista”, il campo largo vero è quello che ha governato la regione nell’ultimo lustro, ribadendo il concetto “giusto per la correttezza storica”.
La replica a Manfredi sulla centralità di Napoli
L’intervento si è concluso con una risposta diretta alle dichiarazioni di Gaetano Manfredi. Il sindaco di Napoli aveva accolto la vittoria dell’ex presidente della Camera sottolineando come questo risultato ponesse fine a un’anomalia e riportasse Napoli al centro della scena politica campana e italiana.
De Luca ha respinto questa lettura facendo leva sui dati economici e sull’impegno finanziario dell’ente regionale verso il capoluogo. “Napoli di nuovo centrale? Posso dire quello che ha fatto la Regione: a Napoli sono stati orientati 3 miliardi di euro di investimenti”, ha replicato seccamente il governatore, chiosando con un laconico “E credo di non dover aggiungere altro”.

