Il Consiglio Comunale di Castelcivita si è espresso negativamente in merito alla proposta politica che puntava al sostegno diplomatico internazionale per la risoluzione del conflitto mediorientale. Al centro del dibattito, la mozione presentata lo scorso 10 settembre dai consiglieri di minoranza Tancredi, Vincenzo e Gigliello, avente ad oggetto il riconoscimento dello Stato di Palestina e il sostegno alla soluzione “due popoli due stati”.
La questione in consiglio comunale
La discussione è avvenuta durante la seduta del primo dicembre 2025, la prima utile dalla data di presentazione del documento. L’esito della votazione ha sancito il rigetto della proposta: la mozione è stata respinta con 6 voti contrari e 3 favorevoli. Hanno votato a favore unicamente i consiglieri Giovambattista Tancredi, Caterina Vincenzo e Giovanna Gigliello .
Il contesto internazionale e le parole del Papa
La decisione dell’assise cittadina arriva in un momento storico particolare, segnato da una recente e rilevante presa di posizione da parte delle autorità ecclesiastiche. Il dibattito segue infatti le dichiarazioni rilasciate da Papa Leone XIV durante il volo da Istanbul a Beirut.
Il Pontefice ha ribadito la linea del Vaticano con parole che hanno avuto ampia risonanza: “La Santa Sede già da diversi anni pubblicamente appoggia la proposta di una soluzione dei due Stati. Sappiamo tutti che in questo momento ancora Israele non accetta questa soluzione, ma la vediamo come unica soluzione che potrebbe offrire una soluzione al conflitto che continuamente vivono”.
Il testo della mozione faceva inoltre riferimento al quadro geopolitico attuale, ricordando che lo Stato di Palestina è oggi riconosciuto da circa 156 Paesi membri delle Nazioni Unite su 193. Un dato che ha subito un’accelerazione significativa nel settembre 2025, quando nazioni come Francia, Belgio, Regno Unito, Canada, Australia e altre potenze occidentali hanno formalizzato tale riconoscimento.
Le richieste rivolte al governo italiano
Il documento presentato dal gruppo “Castelcivita un paese migliore” intendeva impegnare l’amministrazione a sollecitare il Governo Italiano su tre punti fondamentali di politica estera e diritti umani:
- Riconoscere a tutti gli effetti lo Stato di Palestina come entità sovrana, considerando i confini precedenti all’occupazione del 1967 e Gerusalemme come capitale condivisa.
- Agire in sede ONU per l’immediato riconoscimento della Palestina come membro a pieno titolo delle Nazioni Unite, garantendo così pari autorevolezza e legittimità nei negoziati diretti con Israele.
- Utilizzare gli strumenti del Diritto Internazionale e diplomatici per arrestare la colonizzazione e l’annessione dei Territori Occupati.
Il confronto con i comuni limitrofi
A margine del voto, il gruppo di minoranza ha sottolineato una differenza sostanziale rispetto a quanto avvenuto in altre realtà territoriali. Nella nota diffusa, viene evidenziato come in molti comuni italiani, compresi quelli del circondario, mozioni analoghe siano state approvate all’unanimità. In quelle sedi, maggioranza e opposizione hanno espresso voto favorevole congiunto, superando le diverse posizioni politiche per promuovere il dialogo e il rispetto dei diritti umani. Una convergenza che, come rimarcato dai proponenti, a Castelcivita non è stata possibile.
La replica del sindaco
Da palazzo di città precisano che la scelta non è motivata da ragioni politiche: “Noi auspichiamo due popoli e due stati, lo auspica il mondo intero, ma poiché attualmente sono in atto dei negoziati tra il governo israeliano e lo pseudo governo palestinese attendiamo l’esito di questi negoziati. Se una parte dell’autorità governativa palestinese è composta dalla banda armata di Hamas, come facciamo oggi a riconoscere uno stato attualmente governato anche da un’ala estremista armata? Ma non siamo assolutamente contro il riconoscimento dello Stato di Palestina”, precisa il sindaco Antonio Forziati che lancia una stoccata alla minoranza: “hanno voluto mistificare quello che è accaduto in consiglio comunale. Io sono Pro Palestina e pro Israele e l’ho detto in Consiglio Comunale, sono contro i gruppi armati”.

