Stio sfida i colossi della telefonia: caccia ai pali abusivi e richiesta danni a Telecom

Scritto il 08/12/2025
da Ernesto Rocco

Stio avvia il censimento dei pali Telecom abusivi su suolo pubblico. Il Comune chiederà i danni per l'occupazione senza titolo. Incarico legale a costo zero

Il Comune di Stio alza la voce contro le occupazioni illegittime di suolo pubblico e mette nel mirino le infrastrutture di telefonia. L’Amministrazione guidata dal sindaco Giancarlo Trotta ha approvato un atto di indirizzo volto a censire i pali installati senza autorizzazione e a chiedere il risarcimento dei danni.

L’iniziativa

L’operazione nasce dalla consapevolezza che diverse aree di proprietà comunale sono occupate da impianti “sine titulo”, ovvero senza un legittimo titolo concessorio. Una situazione che l’Amministrazione intende sanare, forte anche della giurisprudenza: il documento cita espressamente la sentenza n. 20132 del 2018 della Corte di Cassazione, che qualifica tale occupazione come un “reato permanente”, legittimando la richiesta di risarcimento.

Censimento e azione legale

La strategia messa in campo dalla Giunta è duplice. In primo luogo, è stato dato mandato al Responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale (Settore Governo del Territorio) di procedere a una “puntuale ricognizione” di tutti i suoli occupati abusivamente da Telecom Italia SpA.

Una volta mappata la situazione, il Comune passerà all’incasso. Non disponendo di un’Avvocatura interna, l’Ente affiderà l’incarico a un legale esterno per recuperare le indennità dovute, sia in via stragiudiziale che, se necessario, davanti a un giudice. L’azione riguarderà specificamente le occupazioni derivanti dall’installazione di pali e strutture per la fornitura di servizi di telefonia.

Costi zero per i cittadini

Un aspetto cruciale della delibera riguarda l’impatto economico dell’operazione. L’Amministrazione ha stabilito una clausola precisa a tutela delle casse comunali: l’incarico legale non dovrà comportare alcun impegno finanziario per l’Ente.

Il professionista incaricato, infatti, sarà retribuito esclusivamente attraverso i proventi derivanti dalla riscossione dei rimborsi pagati da Telecom Italia SpA / TIM SpA. In pratica, il Comune non anticiperà somme, legando il compenso dell’avvocato all’effettivo successo dell’azione di recupero.