Presunta truffa nell’ambito del Piano di Zona S8: imputati tutti prosciolti

Scritto il 02/12/2025
da Comunicato Stampa

La vicenda giudiziaria risale al 2023 quando la Guardia di Finanza dava esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo nei confronti di 15 persone

La vicenda giudiziaria nasce nel 2023 allorquando su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vallo della Lucania, la Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Salerno dava esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo, finalizzato alla confisca per equivalente, nei confronti di 15 persone tra responsabili di progetto, cooperative sociali e società di promozione, nell’ambito delle risorse derivanti dai Fondi Strutturali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

I fatti

Sotto il coordinamento dell’ Autorità Giudiziaria, i finanzieri della Compagnia di Vallo della Lucania avevano svolto una attività di indagine volta, tra l’altro, all’analisi delle spese sostenute dall’ufficio del Piano di Zona S8 nell’ambito del “Progetto Rei” (reddito di inclusione) che prevedeva il “servizio di sostegno educativo scolastico ed extrascolastico” diretto a minori appartenenti a nuclei familiari beneficiari di questa misura di sostegno e che vivono in condizioni di rischio sociale.

Le contestazioni

All’esito delle indagini, durate quasi due anni, la locale Procura della Repubblica aveva contestato agli imputati il reato di truffa aggravata, ritenendo che le somme erogate dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per il progetto socio-assistenziale fossero state dilapidate a causa della “mala gestio” dei responsabili dell’Ufficio di Piano, in concorso con i legali rappresentanti delle cooperative assegnatarie del servizio.

Le contestazioni, in parte già escluse dal Tribunale del Riesame, sono state tutte ritenute insussistenti dal GUP, dott. Giuseppe SAPONIERO, il quale ha assolto gli imputati che avevano chiesto la celebrazione del giudizio nelle forme del rito abbreviato e prosciolto coloro che avevano scelto il rito ordinario.

Il collegio difensivo era composto dagli avvocati Gianluca D’Aiuto, Enrico Ogliaruso, Lucio Oricchio, Domenicantonio D’Alessandro, Agostino De Caro, Luca Leoni, Attilio Tajani, Aniello Natale, Pasquale Caroccia, Aniello Crocamo e Antonio Bruno.