Elezioni provinciali, è bagarre sulle liste in vista dell’11 gennaio: Guadagno e Gentile le possibili novità

Scritto il 17/12/2025
da Ernesto Rocco

A sud avanzano i sindaci di Sapri e Ottati per il centro-sinistra. Per il centro-destra ipotesi Rinaldi. Ecco le strategie degli schieramenti

Il conto alla rovescia per le elezioni provinciali è iniziato. Si voterà il prossimo 11 gennaio, ma il clima politico è già incandescente. I partiti sono in pieno fermento per definire le liste in una competizione riservata esclusivamente agli amministratori locali, chiamati a eleggere i propri rappresentanti a Palazzo Sant’Agostino. Particolarmente vivace è la situazione nell’area a sud di Salerno, dove si registrano grandi manovre, addii eccellenti e nuove investiture.

Il valzer delle candidature a sud

Il quadro politico del Cilento e del Vallo di Diano è segnato innanzitutto da chi ha scelto di fare un passo indietro per puntare a traguardi diversi. È certo che non sarà della partita Vincenzo Speranza: l’ex sindaco di Laurito si era dimesso per correre alle elezioni regionali. Discorso analogo per Pasquale Sorrentino: anche lui già candidato alle regionali, ha deciso di non ripresentarsi per una carica nell’ente provinciale che lo ha visto protagonista fin ora.

Questi vuoti aprono spazi importanti per nuovi inserimenti e riposizionamenti strategici, scatenando una vera e propria corsa al seggio tra i sindaci del territorio.

L’ipotesi Gentile e il nodo Agropoli

Nell’area di centro-sinistra, i fari sono puntati sulla lista “A Testa Alta”, riferimento diretto del consigliere regionale Luca Cascone e, di conseguenza, dell’ex governatore Vincenzo De Luca. Per l’area sud circolano i nomi di Carmine Cennamo (sindaco di Postiglione) e Antonio Gentile, sindaco di Sapri. Quest’ultimo profilo sembra raccogliere ampi consensi tra gli amministratori locali, posizionandolo come uno dei favoriti.

Diverso il clima attorno a Roberto Mutalipassi. Il primo cittadino di Agropoli e presidente dell’Unione dei Comuni Paestum Alto Cilento, inizialmente in odore di candidatura nella stessa lista, sembra perdere terreno. A pesare potrebbe essere il poco entusiasmo degli amministratori locali attorno al suo nome e il precedente risultato poco esaltante del vicesindaco Rosa Lampasona alle regionali. Nella stessa lista, invece, troverà spazio l’uscente Filomena Rosamilia, pronta alla riconferma.

Le strategie del centro-sinistra

Mentre “A Testa Alta” si conferma la compagine più dinamica, il resto della coalizione cerca la quadra. Casa Riformista e Azione stanno lavorando per convergere in un unico gruppo, ottimizzando così le forze in campo.

Il Partito Democratico, impegnato in una campagna di proselitismo tra gli amministratori, punta sull’usato sicuro riproponendo Giovanni Guzzo, attuale vicepresidente della Provincia che ha guidato nel momento più complicato, ovvero quello successivo all’arresto di Franco Alfieri. Movimenti anche nel Psi: orfani di Sorrentino, i socialisti tentano di mantenere il presidio nell’area sud puntando su Elio Guadagno, sindaco di Ottati.

Le mosse del centro-destra

Sul fronte opposto, il centro-destra si muove con maggiore discrezione, conscio di numeri più contenuti rispetto alla corazzata deluchiana. La strategia sembra delinearsi su due fronti. Da una parte, l’ipotesi di un listone unico che raggruppi Forza Italia, Lega e Noi Moderati, per massimizzare il peso specifico dei propri amministratori.

Dall’altra c’è Fratelli d’Italia. Il partito di Giorgia Meloni, forte di una crescita nel numero di amministratori iscritti, correrà con una lista propria. Per l’area sud, il nome forte è quello dell’uscente Modesto Del Mastro, ma non si escludono sorprese: tra i profili emergenti spicca quello di Luigi Guerra, sindaco di Lustra, giovane amministratore in ascesa tra le file del partito. Probabile anche una candidatura del primo cittadino di Montesano sulla Marcellana, Giuseppe Rinaldi, che il partito di Giorgia Meloni aveva già schierato come presidente della Provincia.