Capaccio Paestum, scoppia il caso politico: l’opposizione accusa il Sindaco di trasformismo

Scritto il 20/12/2025
da Alessandra Pazzanese

I consiglieri di Capaccio Paestum denunciano il mancato confronto e il tentativo di creare una maggioranza alternativa. Richiesto un passo indietro collettivo.

A oltre due settimane dall’ultima seduta del Consiglio comunale, il clima politico a Capaccio Paestum si fa sempre più teso. Un gruppo di consiglieri comunali ha sollevato forti critiche nei confronti dell’amministrazione, segnalando il tentativo di formare una maggioranza alternativa rispetto a quella decretata dal voto popolare dello scorso giugno.

Secondo quanto dichiarato dai firmatari della nota, tale manovra verrebbe attuata sotto lo scudo di una presunta legalità e di una superiore moralità, che tuttavia celerebbero obiettivi differenti.+2

Il mancato confronto istituzionale

Uno dei punti centrali della polemica riguarda l’assenza di dialogo tra il primo cittadino e le forze politiche. Nonostante gli impegni assunti pubblicamente durante l’ultima assise, il confronto annunciato dal Sindaco non ha avuto luogo. I consiglieri sottolineano come, nonostante le sollecitazioni scritte e verbali, si continui a evitare il dibattito democratico. Questa mancanza di comunicazione starebbe generando una profonda confusione gestionale, con ripercussioni dirette sull’efficienza dell’Ente. Incertezze sulla gestione degli uffici e dei servizi

Le critiche dei consiglieri si estendono alle recenti decisioni amministrative, definite “ondivaghe e incomprensibili”. In particolare, nel mirino dell’opposizione finiscono le scelte relative al riordino degli uffici e alla gestione dei servizi. La denuncia evidenzia come l’incapacità di collaborazione stia provocando danni concreti alla macchina amministrativa, allontanando l’azione del governo dai bisogni reali della collettività.

Democrazia e coerenza politica sotto accusa

Il documento punta il dito contro quello che viene definito un vero e proprio problema di democrazia e dignità. I firmatari rilevano come le scelte unilaterali del Sindaco stiano tradendo il mandato ricevuto dagli elettori a giugno. “Siamo di fronte ad opportunismo e trasformismo politico per mere ambizioni personali”, dichiarano i consiglieri, aggiungendo che si starebbe verificando un “cambio di bandiera senza rimpianti” a discapito degli ideali e degli interessi dei cittadini.

La richiesta di un passo indietro collettivo

Di fronte a quello che definiscono un grande equivoco a danno della cittadinanza, i rappresentanti politici firmatari ritengono che la situazione attuale non sia più sostenibile. La nota, sottoscritta da Antonio Agresti, Igor Ciliberti, Maria Rosaria Giuliano, Antonio Mastrandrea, Angelo Quaglia, Gianmarco Scairati ed Eustachio Voza, si conclude con un appello perentorio: “siamo certi sia necessario un passo indietro da parte di tutti!”.