Sale a 3 il numero delle donne uccise in provincia di Salerno dall’inizio dell’anno. Numeri che non sono statistiche, ma ferite aperte. L’ultimo nome, l’ultima Vita, è quella di Anna Tagliaferri, 40 anni, uccisa domenica scorsa, 21 dicembre, nella sua abitazione di Cava de’ Tirreni dal compagno Diego Di Domenico, che subito dopo si è tolto la vita. Emergono ora nuovi elementi dalle indagini. L’uomo era in cura presso il Dipartimento di Salute Mentale dell’Asl di Salerno, seguito per un quadro psicologico complesso.
Il precedente
Un dato che si intreccia con un precedente drammatico: anche il padre di Di Domenico, anni fa, si era suicidato lanciandosi da un balcone. Fragilità note ai servizi sanitari, ma che – secondo quanto riferito dagli inquirenti – non si erano mai tradotte in denunce, segnalazioni o richieste di aiuto da parte della vittima. Nessun campanello d’allarme, almeno ufficialmente.
Migliorano le condizioni della mamma della vittima
Intanto arrivano notizie rassicuranti sulle condizioni della madre di Anna, di 75 anni, rimasta ferita mentre cercava disperatamente di difendere la figlia. La donna è stata operata, non è in pericolo di vita, ma non è ancora stata ascoltata dagli investigatori. Si attende che superi lo shock fisico e psicologico per poter ricostruire con precisione gli ultimi istanti della tragedia.
Il cordoglio
Davanti alla Pasticceria Tirrena, l’attività storica guidata da Anna insieme alla famiglia, sono comparsi fiori, biglietti, messaggi di dolore. La saracinesca resta abbassata. Un silenzio che pesa sull’intera comunità cavese. Sul piano istituzionale e politico, si moltiplicano gli appelli ed i messaggi di cordoglio. La segretaria di Noi Moderati Mara Carfagna parla di “emergenza sociale” e richiama alla necessità di una ribellione culturale contro la logica del possesso. Franco Picarone ricorda Anna come una donna operosa, stimata, e denuncia una deriva culturale che trasforma la violenza in istinto.
Anche CNA Salerno affida il proprio cordoglio al ricordo di una donna generosa, entusiasta, impegnata a trasmettere ai bambini l’amore per l’artigianato e la sua città.
Una serie di vite spezzate
Quella di Anna Tagliaferri non è una storia isolata. Prima di lei, Carmela Quaranta, uccisa a Mercato San Severino; Tina Sgarbini, assassinata a Montecorvino Rovella. Tre donne, tre vite spezzate nello stesso territorio. E ora spetterà alle indagini chiarire i contorni di questa ennesima tragedia.

