Naspro cilentano: la ricetta e i segreti della glassa bianca della tradizione

Scritto il 26/12/2025
da Angela Bonora

Ecco la ricetta originale del naspro cilentano: come preparare la tipica glassa bianca per decorare i dolci delle feste con zucchero, acqua e limone

Il naspro rappresenta l’elemento distintivo della pasticceria tradizionale del Cilento, una glassa finissima capace di impreziosire ogni tipo di preparazione. Che si tratti di celebrare il Natale, la Pasqua o il Carnevale, i dolci ricoperti di naspro sono da sempre i protagonisti assoluti delle tavole in festa. Questa preparazione consiste in un composto di zucchero lavorato a temperature precise, fino a ottenere una glassa morbida, liscia e dal colore bianco candido.

Nell’antica tradizione locale, il naspro era considerato l’ingrediente principe per rifinire una vasta gamma di prelibatezze: dai classici taralli alla zita ai biscotti, passando per ciambelle e soffici quadrotti di pan di spagna.

Gli ingredienti della tradizione

Per realizzare il naspro secondo la ricetta originale, sono necessari pochi elementi naturali, la cui combinazione richiede però precisione e cura nella scelta delle dosi:

  • 1 kg di zucchero
  • 150 ml di acqua (circa un bicchiere)
  • Succo di un limone

Questi componenti, seppur semplici, danno vita a una delle ricette più antiche tramandate di generazione in generazione, preservando un sapore unico che caratterizza i dolci dell’antica tradizione cilentana.

Il procedimento: una lavorazione lenta e certosina

La preparazione del naspro non è solo una questione di ingredienti, ma di tecnica e pazienza. Il processo inizia ponendo lo zucchero sul fuoco insieme all’acqua e al succo di limone. La cottura richiede una “lavorazione lenta e certosina” per garantire che lo zucchero si sciolga correttamente senza caramellare eccessivamente.

Il segreto della riuscita risiede nel monitoraggio della densità: la soluzione di acqua e zucchero in ebollizione può considerarsi pronta solo quando il composto “fila”. È proprio questo il momento esatto in cui bisogna intervenire con la lavorazione manuale.

La finitura e il punto di bianco

Una volta raggiunta la giusta consistenza, il composto deve essere lavorato energicamente con una spatola. Questa fase è fondamentale per trasformare lo sciroppo in una glassa vera e propria. Il risultato finale è considerato perfetto quando la glassa raggiunge un elevato punto di bianco e una superficie perfettamente liscia, pronta per essere stesa sui dolci tipici.

Grazie a questa tecnica, il naspro avvolge i dessert garantendo una consistenza morbida e un’estetica impeccabile, mantenendo viva l’eredità gastronomica del Cilento.