Montano Antilia: la rinascita del borgo cilentano tra turismo lento e nuovi investimenti

Scritto il 25/12/2025
da Redazione Infocilento

Grazie all'escursionismo, al CAI e al Cammino di San Nilo, Montano Antilia prova a sconfiggere lo spopolamento. Nuovi B&B, ristoranti e il recupero di dimore storiche trasformano il borgo

A dieci anni dalla nascita del primo presidio del Club Alpino Italiano (CAI) nel Parco Nazionale del Cilento, il vento a Montano Antilia è cambiato. Il borgo, situato a 767 metri di altitudine con una vista privilegiata sui golfi di Policastro e Palinuro, sta vivendo una stagione di profondo rinnovamento. Quella che un tempo era la paura dell’abbandono sta lasciando il posto al rumore dei cantieri: i vicoli del centro storico sono oggi animati dai lavori per la nascita di nuovi B&B, residenze d’epoca e piccoli ristoranti tipici.

Il ruolo dell’escursionismo e della cultura montana

Andrea Scagano, Past Presidente del CAI, sottolinea come questo cambiamento non sia casuale. L’escursionismo e la valorizzazione della cultura montana sono stati il volano che ha spinto molti cittadini a scommettere nuovamente sul proprio territorio. Il ritorno alle origini per molti emigrati si è trasformato in un’opportunità imprenditoriale, volta a migliorare l’accoglienza per le migliaia di camminatori che ogni anno scelgono i sentieri del Monte Antilia.

Cammini e reddito per il territorio

Il successo di questa trasformazione risiede nella capacità di attrarre flussi turistici destagionalizzati. Da un lato, l’afflusso costante di gruppi del CAI provenienti da ogni parte d’Italia; dall’altro, il successo del Cammino di San Nilo, progetto ideato dall’Associazione Gazania. Questa forma di turismo lento, sostengono dal CAI, ha generato un’economia reale, permettendo la valorizzazione dei prodotti locali e la creazione di nuovi servizi turistici e itinerari guidati che sostengono il reddito delle famiglie residenti.

La storia che rivive: da dimora storica a unicum dell’ospitalità

Uno dei simboli più forti di questa rinascita è il recupero della storica dimora di Giovanni De Luca, sacerdote e figura di spicco dei Moti Cilentani del 1828. Grazie all’iniziativa di alcuni cittadini rientrati dall’estero, il palazzo diventerà una struttura ricettiva di pregio. Gli ospiti avranno la possibilità di soggiornare in un luogo dove le mura raccontano la storia risorgimentale e lo spirito di resilienza che da sempre caratterizza queste terre.

Sinergia tra pubblico e privato

Il fermento privato non è rimasto isolato. L’amministrazione comunale ha giocato un ruolo attivo facilitando l’insediamento di nuove attività attraverso il comodato d’uso gratuito di strutture di proprietà dell’Ente. Questa collaborazione ha accelerato lo sviluppo di servizi e botteghe commerciali, consolidando il ruolo di Montano Antilia come snodo strategico nel cuore del Cilento.

Oggi il borgo si conferma un crocevia fondamentale per chi viaggia a piedi: un ponte naturale che collega le spiagge di Palinuro alle vette più alte del Parco Nazionale, dimostrando che la tutela del patrimonio e l’innovazione turistica possono camminare di pari passo.