Una notte di Natale che doveva trascorrere nel segno del servizio alla comunità si è trasformata nell’ennesimo scenario di violenza. Presso l’ospedale di Polla, durante il turno notturno iniziato il 24 dicembre, un medico in servizio al Pronto soccorso è stato brutalmente aggredito da un paziente giunto in reparto in stato di forte alterazione psicofisica.
L’episodio è avvenuto alle prime luci dell’alba del 26 dicembre, intorno alle ore 03:40, quando un giovane è arrivato in ambulanza da Atena Lucana in probabile stato di ebbrezza alcolica. Intuendo il potenziale pericolo, il medico di turno ha allertato preventivamente i Carabinieri per tutelare l’incolumità propria e dei colleghi. Una scelta provvidenziale: durante le prime cure, il giovane ha iniziato a inveire contro il sanitario, colpendolo violentemente al volto. Solo l’intervento tempestivo dei militari ha evitato conseguenze peggiori.
La denuncia e il soccorso nonostante le lesioni
Nonostante il trauma e le lesioni riportate, il medico ha completato le procedure di assistenza verso l’aggressore prima di sottoporsi lui stesso alle cure necessarie. Successivamente, ha formalizzato la denuncia presso le autorità competenti. Ora la palla passa all’Asl Salerno, chiamata a mettere in campo gli atti necessari per fornire assistenza legale e psicologica al dipendente.
La posizione della FP CGIL Salerno: servono misure concrete
Sulla vicenda sono intervenuti duramente Antonio Capezzuto, Segretario Generale della FP CGIL Salerno, e Massimiliano Voza, Coordinatore Medici e Dirigenti SSN ASL Salerno. Il sindacato ha espresso totale solidarietà al professionista, sottolineando come la sicurezza negli ospedali sia ormai un’emergenza fuori controllo.
“Questo episodio sottolinea l’urgenza di adottare misure concrete per garantire la sicurezza di chi lavora per salvare vite umane. È amaro constatare che al personale sia richiesta persino la ‘skill’ di prevedere il pericolo e allertare le forze dell’ordine mentre si è impegnati a soccorrere.”
Le proposte del sindacato per la sicurezza
La FP CGIL ricorda come già lo scorso anno, in sede di Prefettura, fossero state presentate proposte precise per arginare il fenomeno delle aggressioni. Tuttavia, i fatti di Polla dimostrano che quanto fatto finora è insufficiente. Oltre alla questione sicurezza, il sindacato punta il dito contro la cronica carenza di organico che affligge il Pronto soccorso valdianese, fattore che aggrava ulteriormente lo stress e l’esposizione al rischio dei lavoratori in prima linea.
La richiesta alle istituzioni è chiara: implementare immediatamente i presidi di vigilanza e garantire un ambiente di lavoro dignitoso e protetto per medici e infermieri.

